Setimo Torinese, 21 ottobre 2018

Pro Eureka Settimo-Arona 1-0
Pro Eureka: Zamariola, Nosenzo, Chiarie (24' s.t. De Letteris), Costa, Longo, Francia, Virardi (20' s.t. Burei), Piotto, De Lorentis (36' s.t. Chirone), Mosca, Ta raschi (32' s.t. Niada). All. Romagnino.
Arona: Beltrami, Girardi (26’ s.t. Stissi), De Giorgi (36' s.t. Finetti), Caramanna, Riccio (30' s.t. Comazzi), Terzi (21' s.t. Dosso) Usei (43' s.t. Cherchi), Medina, Briola, Pescarolo, Gningue. All. Rossini.
Marcatore: Taraschi rig. al 13' pt.
Arbitro: Laugelli di Casale.

Bastano un tempo e un calcio di rigore, alla Pro Eureka, per aver ragione di un'Arona confusionaria e inconcludente, sorretta da un inesauribile Gningue, da un tenace Riccio, con Pescarolo costretto a predicare in un deserto orfano anche di un impalpabile Briola. Partenza veloce dell'Arona che già al 4' si rende pericoloso con Medina, in leggero ritardo sul traversone di Gningue. All'11' De Lorentiis va alla conclusione trovando Beltrami pronto a ribattere. Al 13' fallo di Terzi su De Lorentis in area, azione che prosegue ma, non concretizzandosi il vantaggio, il direttore di gara torna sui suoi passi e decreta il calcio di rigore che Taraschi trasforma.
L'Arona insiste e la Pro Eureka deve subire fino alla fine della prima frazione. Al 28’ conclusione a giro di Briola a lato, ancora assist pericolosi di Gningue, purtroppo senza compagni a seguirlo. Al 33' intervento da rigore su Briola, l'arbitro sorvola. Al 36' piazzato di Pescarolo, sulla respinta conclude Gningue, alto sulla traversa. Al 37' ancora un intervento dubbio in area della Pro, ma il direttore di gara assegna una punizione dal limite che Pescarolo calcia debolmente per la presa a terra di Zamariola.
La ripresa si apre con un'Arona arrembante, ma poi tutto svanisce. L'unico sussulto prima della girandola dei cambi al
15': contropiede Pro Eureka, conclusione violenta di De Lorentis, strepitoso Beltrami nella respinta. Poi, continue perdite di tempo, azioni confuse, una Pro Eureka in controllo di una gara che si trascina fino al triplice fischio del direttore di gara parso in giornata da dimenticare.

(dal Corriere di Novara)