Pavia, 11 gennaio 1981

Pavia-Arona 1-2
RETI: Pescarolo 7'
pt, Tosi autorete 20', Cattaneo 35' st.
ARONA: Sacchi; Facchi Tosi; Veschetti Malengo Ballio: Fontana (Cattaneo 16' st) Bel trami Rossi Pusiol Pescarolo (Di Domenico 38 ' st).
PAVIA: Marson: Crotti
Elli (Bel Incorno st'; ; Bergamaschi Mela Remondina; Forgia Calzavacca Lussana Bega
NOTE: -sole, terreno ottimo

Spingersi fino a Pavia conla prospettiva di assistere, nella migliore delle ipotesi, ad un altro squallido 0-0 è stato un atto d'audacia premiato dal sorprendente risultato: una inattesa vittoria che lancia l'Arona verso il centroclassifica, al riparo, almeno per ora, da ogni problema di retrocessione. 14 punti in 15 partite, con 7 squadre alle spalle.
Zanetti ha lasciato fuori Masuero ed ha schierato Pescarolo come unica punta, ma;almeno con Facchi terzino fluidificante e Pusiol e Fontana pronti (pur con i loro limiti dinamici) ad inserirsi in avanti, il centrocampo era folto e robusto e tecnicamente più versatile.
Con questo, la vittoria non sarebbe certamente venuta senza una certa dose di fortuna (l'Arona ha segnato sulle due uniche azioni offensive) e senza la col lavorazione di un Pavia in piena crisi, confuso e senza idee, con l’allenatore e i giocatori contestati a gran voce già dopo pochi minuti.
L'Arona, ecco, ha avuto il merito di sfruttare la situazione: al 7' Beltrami in una delle sue ormai eccezionali apparizioni nella metà campo avver saria ha allungato in verticale un pallone d'oro a Pescarolo, che in corsa ha indovinato un imprendibile spiovente: 1-0.
Veschetti, Malengo e compagni hanno poi eretto le barricate, ben assistiti da un centrocampo mobile e pronto a chiudere a ragnatela, favoriti tutti dalla lentezza e dall'imprecisione del Pavia. Poco da fare per Sàcchi, ma nella ripresa con due uomini freschi la pur confusa pressione del Pavia era premiata da un gol di testa di Lussano su corner (con deviazione di Tosi vista poi alla TV).
Il pareggio era già buono per l'Arona e sarebbe stato il giusto epilogo di una partita assai modesta, ma a 10’ dalla fine Cattaneo (che ultimamente era apparso un po' provato e che pertanto è stato tenuto inizialmente in panchina) lasciato libero al limite dell'area insaccava con un bel destro una respinta corta di Marson su lunga rimessa laterale di Pescarolo ed era la vittoria.
Tra gli azzurri oltre alle colonne Veschetti e Malengo, preziosi il lavoro di tamponamento e coordinomento di Bel trami al limite d'area,il dinamismo di Pescarolo in.attacco. Sufficiente comunque la prova di tutti (salvo forse Fontana) in quel gioco di contenimento e congelamento che Zanetti predilige e che previde ben poche apparizioni nell'a­rea avversaria. Stavolta è andata meglio di altre.