Arona, 16 marzo 1980

ARONA-SEREGNO 2-2 (l-0)
RETI: Ballio 45' pt, Cova 12' e 17', Mauri 30' st
ARONA: Sacchi; Malenco Mauri ; Lombardo Di Domenico Nelva; Rossi Ballio (Brusorio 25' st) Pescarolo Dedè Calati
SEREGNO; Lorenzotti; Citterio Galimberti; Maldera Aloise Bosco (Lambrugo 4' st); Reseghini Sironi Grassi Cova Ubertazzi. ARBITRO: Allegrezza di Pesaro - NOTE: sole, terreno pesante, circa 1000 persone; rinnovata la tribuna coperta.

Come contro il Monselice, all'inizio della ripresa, dopo essere passata in vantag gio, l'Arona. si è addormentata, si è fatta raggiungere e superare, per poi riacciuffare il pareggio con un'impennata d'orgoglio.
Gli azzurri hanno disputato un discreto primo tempo, svolgendo un buon volume di gioco sfociato però in poche conclusione per i noti limiti dell'attacco, abile a muoversi e a creare spazi, ma meno a concludere. Ci sono stati tuttavia un gran tiro di Rossi ben parato e una buona girata di testa di Calati sulla base del palo, prima del gol, giunto alla scadere. Era il solito centro teso di Rossi dalla destra su cui interveniva prontamente Ballio con un preciso rasoterra a fil di palo.
Nella ripresa l'Arona sembrava voler controllare il gioco difendendosi al piccolo trotto: un peccato di presunzione che la ben organizzata squadra brianzola (in netto progresso dopo m cattivo inizio di campionato) faceva scontare quasi subito. La difesa restava imbambolata a guardare Cova che prima superava due difensori e insaccava rasoterra e poi era lasciato indisturbato a colpire di testa, a due passi dalla porta, una punizione di Lambrugo.
Tutto da rifare quindi per l'Arona, che tornava in avanti alla ricerca del pareggio: Lombardo impegnava severame te il portiere avversario, che doveva poi capitolare alla mezzora su bella girata di testa di Mauri (su punizione del solito Rossi), che si infilava proprio nel "sette".
Un pareggio in fondo giusto: l'Arona ha fatto troppo poco per vincere e non ha giocato certamente al meglio, se non per pochi momenti. Buono il Seregno, orchestrato in difesa dal1'ex-mi1anista Maldera, molto sicuro, e ben organizzato a centrocampo. Àncora riguardo agli azzurri, spiace constatare che i punti si perdono non per difficoltà a segnare (cosa alla quale si sarebbe in fondo un po' rassegnati), ma per distrazioni difensive.