Arona, 26 ottobre 2003

HM Arona-Rivarolese 1-1
Marcatori: Barbera su rigore al 33’, Ronco al 75’.
HM Arona: Ragazzoni; Chiarpotto, Casella (dall’83’ Cittadino); Laganà, Tofi, Boschetti; Desiderio, Didò, Bortoletto, Barbera, Serpe (dal 58’ Tamilia). All. Arrondini.
Rivarolese: Trombini C.; Lonardi (dal 46’ Di Emanuele), Azzalin; Tardivo, Frumento (dal 75’ Rizzitano), Cellamaro; Tolo, Ronco, Volpe, Lasconi, Trombini M. (dall’87’ De Cesare). All. Centola.
Arbitro: Di Iorio di Verbania.

La solita Arona rinunciataria, senza coraggio e senza idee, rimedia a fatica un punticino contro la modesta Rivarolese. I granata canavesani hanno giocato all’attacco tutti i novanta minuti, con ammirevole volontà ma scarsa incisività, cozzando contro la muraglia eretta da Arrondini a difesa della propria area. Con venti uomini, non tutti con i piedi buoni, ammucchiati nei trenta metri compresi tra il limite dell’area aronese e la linea di centrocampo, non poteva che uscirne una partita brutta, spesso inguardabile. I passaggi giusti saranno stati grosso modo una ventina, per le azioni degne di questo nome, tutte di marca rivarolese, bastano e avanzano le dita di una mano.
L’unica volta nei 90’ che è entrata nell’area avversaria, l’Arona ha avuto la fortuna di trovare un rigore: il portiere Trombini ha travolto Bortoletto, lanciato da Boschetti in posizione dubbia. Dal dischetto precisa la trasformazione di Barbera. Era il 33’ e fino a quel punto si erano contati tre tentativi dei granata, con Frumento, Lasconi e Volpe.
Nella ripresa Arrondini aggiungeva Barbera alle sue barricate, e sulle palle ferme anche Bortoletto. La Rivarolese si dava un gran da fare, collezionava angoli, ma non tirava quasi mai in porta, confermando la sterilità del suo attacco. Unica emozione al 50’ quando Volpe, di testa, colpiva la base del palo a portiere battuto. Il meritato pareggio arrivava al 75’, quando Ronco con una perfetta punizione dal limite (dubbio il fallo di Casella su Volpe) mandava la palla all’incrocio dei pali.
Nell’Arona, priva degli infortunati Panella e Quartaroli, efficaci i difensori Casella e Chiarpotto, mentre Didò è stato l’unico a tentare di costruire qualcosa in un centrocampo di oscuri gregari. L’unico schema di una squadra che non apre mai il gioco sulle fasce è il calcio lungo, senza guardare, sperando in Sanbortoletto. Nella Rivarolese, squadra che è sembrata abbastanza povera di risorse, si sono messi in evidenza Azzalin, Frumento e Ronco, mentre Lasconi ha prodotto più quantità che qualità. Tutto sommato buona la direzione di gara, con più di un dubbio, come spesso accade, sulle sbandierate dei segnalinee.