Arona, 14 marzo 2004

HM Arona-Lascaris 0-1
Marcatore: Chianchia al 65’.
HM Arona: Ragazzoni; Tofi, Casella; Laganà, Gremmio, Boschetti; Maio (dal 64’ Chiarpotto), Didò, Barbera, Russo (dal 78’ Serpe), Panella. All. Arrondini.
Lascaris: Pagano; Musacchio, Parbuono; Carotenuto, Schina, Falco; Mandes, Ceci, Broccanello, Chianchia (dal 78’ Perri), Cessario (dal 9’ Persiano, dall’87’ Faratro). All. Siviero.
Arbitro: Colongo di Verbania.

Un unico lampo nel grigiore più assoluto, il colpo di testa di Chianchia, che al 65’ ha mandato la palla nell’angolo basso alla destra di Ragazzoni (che era imbattuto da 360’). E’ stato l’episodio che ha deciso una partita noiosissima, tra due squadre abili nell’annullarsi con una vischiosa ragnatela a centrocampo, molto meno nel costruire gioco.
I bianconeri torinesi hanno fatto qualche tentativo in più per cercare la vittoria (tiro-cross di Persiano deviato e bordata di Broccanello fuori di poco sul finire del primo tempo, tiro da ottima posizione ancora di Persiano sei minuti dopo il gol, con bella deviazione di Ragazzoni), mentre l’Arona ha pagato pesantemente l’assenza di attaccanti di ruolo. La buona volontà di Barbera e Panella non è bastata, solo qualche invenzione, qualche incursione sulle fasce laterali avrebbe forse potuto creare qualche varco, invece i mille passaggini nello stretto hanno reso ancor più facile il lavoro della difesa avversaria. L’unica volta che Barbera è riuscito a lanciare Panella nello spazio sulla sinistra, al 65’, Pagano è stato costretto ad uscire sui piedi del numero undici biancoazzurro, che si era allungato un po’ troppo il pallone. E’ stata l’unica occasione in cui l’Arona si è in qualche modo avvicinata alla porta avversaria, poi Arrondini ha provato anche ad avanzare Tofi, il difensore che ha più attitudini offensive, ma senza risultati apprezzabili. Panella, a tratti, e Casella sono risultati i più positivi nell’Arona, l’intera difesa e Persiano nel Lascaris, in cui non hanno brillato né l’ex Ceci né il bomber Broccanello.
Per le due squadre, ora appaiate in una posizione di classifica lontana da ogni ambizione e da ogni pericolo, il risultato non conta più di tanto, per l’Arona la partita più delicata inizia in settimana, con l’assemblea dei soci e la possibile nomina di un commissario.