Arona, 28 settembre 2003

HM Arona – Giavenocoazze 0-1
Marcatore: Baron al 72’.
HM Arona: Ragazzoni; Chiarpotto, Casella; Laganà (dal 33’ Valentino), Gremio, Boschetti; Tamilia (dal 77’ Serpe), Maio, Quartaroli, Bortoletto, Panella. All. Arrondini.
Giaveno Coazze: Miglino; Guasco, Dugato; Romeo, Baron, Lucca; Venini, Rondi, Mollica (dall’88’ Pepe), Gharizadeh (dal 67’ Gillio), Corsaro. All. Russo.
Arbitro: Avetta di Ivrea.

Il Giaveno Coazze vince alla grande lo scontro al vertice sul campo dell’Arona: i “blaugrana” di Russo, solidi in tutti i reparti, hanno giocato per vincere e hanno stretto l’avversario alle corde fino al colpo del ko. L’Arona invece ha confermato le perplessità già sorte nelle due partite iniziali: il rigido 4-4-2 di Arrondini, non si sa quanto per scelta e quanto per necessità, si è presto trasformato in una doppia Maginot, quasi invalicabile, davanti alla propria area, con Bortoletto e Quartaroli isolati in avanti ad aspettare palloni che non sarebbero mai arrivati. L’unica speranza per sparigliare le carte e rompere l’assedio erano le accelerazioni di Panella, ma anche lui raramente è riuscito a superare la metà campo, e mai in modo incisivo.
Pericoloso il trio d’attacco del Giavenocoazze, con giocatori tecnici e mobilissimi, ma l’implacabile tattica del fuorigioco (qualche volta molto dubbio) li fermava quasi sempre: solo Mollica al 10’ e Gharizadeh al 16’ arrivavano al tiro, rispondeva Maio al 20’ da fuori area, al 41’ ancora Gharizadeh tutto solo tardava a tirare. Stessa musica nella ripresa con Ragazzoni protagonista al 65’ in volo su gran tiro di Venini e due minuti dopo in uscita sui piedi di Mollica. Al 72’ il gol: punizione dalla destra da posizione molto angolata, tiro a rientrare di Baron su cui si avventavano Gillio e Mollica insieme a Ragazzoni: la palla entrava in rete, versioni discordanti anche nello spogliatoio torinese se ci sia stato o meno un ultimo tocco di Gillio.
L’Arona finalmente si scuoteva, entrava per la prima volta nell’area avversaria al 75’ con Quartaroli, otteneva cinque corner, sfiorava il pareggio con un colpo di testa di Chiarpotto e miracolosa deviazione di Miglino al 76’, ma i blaugrana si difendevano con ordine e anzi sfioravano il 2-0 al 90’ (gran tiro di Romeo deviato da Ragazzoni) e al 94’ (azione personale di Gillio, troppo egoista).