Verbania, 20 maggio

Arona-Stresa 6-5 (ai rigori, 1-1 dopo tempi regolari e supplementari)

Arona: Ragazzoni; Pelosi, Micheletti; Licht, Pioletti, Peretti; Meleleo (dal 31' pt Bruno), Albertin (dal 7' 1° t.s. Carnero), Bortoletto, Rossi (dal 45' st Piva), Russo. All. Lipari.

Stresa: Axerio; Comina (dal 26' st Ornati), Fagnoni; Ferrario, Lomazzi, De Gaudenzi; Savino (dal 5' 1° t.s. Scalfi), Ragazzoni, Calloni, Lego, Bionda (dal 22' st Simonelli). All. Foti.

Arbitro: Zuliani di Biella.

Marcatori: Russo al 27' pt, Calloni al 16' st.

Rigori: Lomazzi gol, Bortoletto gol; Ornati parato, Russo gol; Calloni gol, Piva gol; Fagnoni gol, Licht gol; Lego gol, Pelosi gol.

E' biancoverde il cielo sopra Verbania, biancoverde come le bandiere dell'Arona. I destini incrociati delle due regine si separano quando già le ombre si allungano sullo Stadio dei Pini. Centoventi minuti di gioco non sono stati sufficienti. Quando sul dischetto va Ornati e Chicco Ragazzoni intuisce e respinge, la crudele lotteria dei rigori pronuncia il suo verdetto.

Grande cornice, con lo stadio gremito come ai tempi d'oro, tifo colorato e colorito. Grandi squadre, per questa categoria, entrambe meritevoli della Promozione. Partita intensa e vibrante, molto corretta e ben diretta. Più Arona per un'ora, più Stresa nell'altra mezz'ora, poi serbatoi vuoti, com'era inevitabile. Giusto il risultato di parità per quello che si è visto nei 120' di gioco (anche se l'Arona può mettere sul piatto della bilancia due traverse abbastanza clamorose), la vittoria ai rigori premia la squadra che, non va dimenticato, sul campo aveva fatto tre punti in più nel corso del campionato.

L'abbraccio tra Lipari e Foti a fine partita, quello tra Ragazzoni e Axerio prima e dopo i rigori sono scene che vorremmo vedere tutte le domeniche, su tutti i campi.

La cronaca. Il primo rischio lo corre l'Arona, al 6', quando Savino in mezzo all'area colpisce male. Risponde Rossi al 12', la traversa respinge il suo bolide. Poco assistito l'ottimo Calloni, sempre in agguato Bortoletto e Russo, sembrano Rossi e Lego, con i loro inserimenti tra le due linee, gli uomini che possono sparigliare: ispirato e temibile l'aronese, piuttosto inconcludente il capitano azzurro. Al 25' ci prova ancora Rossi servito da Russo, ma Axerio vola a deviare con la punta delle dita. Al 27' Arona in vantaggio: su lancio di Albertin, Russo sulla sinistra precede l'incerto Ferrario, avanza e insacca in diagonale. L'azione si ripete al 41', ma stavolta la conclusione del vecchio bomber è imprecisa. Al 47' bolide di Fagnoni da lontano, Ragazzoni para in due tempi.

L'inizio della ripresa è ancora dell'Arona: al 9' Bortoletto solissimo in contropiede tira sul portiere in uscita, all'11' Axerio salva in uscita su Russo. Poi cresce lo Stresa, pericoloso prima con un tiro di Ragazzoni deviato, poi con tre corner consecutivi. Al 16', sulla parabola di De Gaudenzi dalla bandierina, la testa di Calloni è al posto giusto nel momento giusto ed è l'1-1.

Al 29' una punizione di Rossi costringe Axerio a una difficile alzata in angolo, al 45' risponde Ragazzoni su gran tiro di De Gaudenzi.

Si va ai supplementari. L'Arona perde i suoi trascinatori, Rossi e Albertin, che hanno dato tutto, la difesa tiene ma arrivano poche munizioni per le punte. Lo Stresa guidato da Lomazzi, De Gaudenzi e Ragazzoni sembra poter coprire meglio il campo, ma dopo qualche fiammata neanche Simonelli dà il necessario appoggio al vivacissimo Calloni. Al 2' gran traversa di Bortoletto al volo, su lancio di Licht, all'8' bel tiro di Piva fuori di poco, al 10' colpo di testa ravvicinato di Lomazzi che sfiora il palo. Nel secondo tempo supplementare vince la stanchezza, l'unica occasione si presenta a Lego su cross di Scalfi, ma il tiro è sbagliato.

Rigori: impeccabili le trasformazioni dell'Arona, Chicco Ragazzoni respinge il secondo tiro, quello di Ornati, e quasi anche quello di Fagnoni, che però poi rotola in rete.

Poi è il trionfo, per Lipari e i suoi ragazzi, che lanciano al cielo anche Devis (o Davis?) Parianotti, divenuto la mascotte che ha cementato il magnifico gruppo. E adesso vediamo chi ha il coraggio di dire: ragazzi, abbiamo scherzato, si ricomincia per la terza volta.