Campionato 2002-03 - Eccellenza

Classifica finale

Un campionato deludente
Buon inizio di campionato per l’Arona, che dopo tre giornate è in testa alla classifica con 7 punti
Prima sconfitta alla sesta giornata sul campo della capolista Cirievauda, poi superato dal Barengo Sparta. L’Arona non è lontanissima dai primi posti, ma sono le sue prestazioni poco convincenti a non autorizzare grosse speranze. Contro l’Aostasarre arriva la prima sconfitta casalinga.
A fine andata è l’Oleggio a guidare una classifica molto incerta con 32 punti. L’Arona dopo altre due sconfitte è ormai scivolata a metà classifica, a 9 punti dalla vetta, senza alcuna ambizione: 6 vittorie, 5 pareggi, 4 sconfitte il suo bilancio.
Nel girone di ritorno arriva il nuovo attaccante Spartera, acquistato per sostituire Russo, che si è accasato in Lombardia.
L’Arona resta in una anonima posizione di metà classifica, mentre il Barengo Sparta ha preso la testa, vincendo anche ad Arona per 2-1. La squadra di Ciocci prosegue ad alti e bassi incassando molti gol e resta a metà classifica, lontanissima sia dai play off sia dai play out, conclude al nono posto, con 39 punti, un campionato piuttosto deludente. Bilancio dell’Arona 9 vittorie, 12 pareggi, 9 sconfitte (in casa 6-4-5, fuori casa 3-8-4), 48 gol fatti e 46 subiti.
L’Arona aveva un ottimo potenziale, ma non l’ha saputo esprimere, anche per l’inesperienza e le scelte discutibili dell’allenatore Ciocci, voluto dal presidente Resta al posto di Frino. Un certo clima di smobilitazione e anarchia nel girone di ritorno ha completato l’opera. La difesa, divenuta nel ritorno un autentico colabrodo, era comunque inferiore alle attese: a parte l’ottimo portiere Ragazzoni e il valido Frattini, non hanno convinto i nuovi Foresti (esperto ma limitato) e Biscuola (ruvido) e solo in parte i giovani Micheletti e Marchesini. Troppo poco impiegati i sempre validi Guidi e Licht.
A centrocampo l’inspiegabile emarginazione di Didò, tra l’altro uno degli under da schierare obbligatoriamente, ha lasciato troppo solo Rovellini, encomiabile per l’impegno, ma con mobilità sempre più limitata, a 41 anni suonati, e un po’ presuntuoso nel cercare conclusioni impossibili.
Mediocri i contributi di Altieri e Merizio, scadente Tamilia, mai risolto l’equivoco della posizione di Famulari (comunque 11 gol), che ha grandi mezzi, ma gioca dove vuole, se e quando vuole (e nel ritorno si è impegnato pochissimo), come seconda o terza punta. Anche le grandi potenzialità del recuperato Ceci sono state sprecate, costringendolo a volte a tappare i buchi lasciati da tre punte più Rovellini. Ottimo Bortoletto, indomito combattente e autore di 11 gol, deludente Russo, il cui posto è stato preso nel ritorno da Spartera, non eccezionale ma comunque autore di 9 gol in 15 partite. Poco spazio per i giovani (se ce ne sono), anche quando non c’era più nulla da chiedere alla classifica.
Insomma un’annata deludente, l’ultima di Pippo Resta, che entra nella dirigenza del Novara.

LE PRESENZE
Bortoletto Andrea (76) 28, Foresti Andrea (76) 27, Famulari Fabio (80) e Rovellini Massimo (61) 26, Micheletti Andrea (83) e Frattini Ezio (70) 25, Ragazzoni Enrico (73) e Ceci Alessandro (78) 24, Guidi Cesare (76) e Didò Marco (82) 22, Biscuola Filippo (80) e Altieri Francesco (80) 21, Licht Simone (79) 20, Merizio Diego (82) 19, Spartera Tiziano (77) 16, Russo Ignazio (70) 14, Tamilia Angelo (83) 13, Coscia Marco (82) 11, Masotto Marco (81) 7, Marchesini Alessandro (83) e Plebani Attilio (73) 5, Licht Marco 3, Spampinato Marco (83) 2, Barbieri Davide (78), Cartumini e Pieragostini 1.

Rigori per l’Arona 5 (3 gol).